Gay & Bisex
Il commesso di abbigliamento intimo
di ciollavispa
13.10.2018 |
23.105 |
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"E tu Sergio pisciami ancora..."
Il fatto che amo stare nudo in qualsiasi stagione e momento della giornata lo sanno tutti, anche i testimoni di Geova o il solito postino che penso ormai, conosca con precisione, quanti peli ho sul cazzo e quanto è lungo da moscio o quando è duro come il ferro. Nonostante la mia naturale abitudine di stare come mamma mi ha fatto sia in casa o al mare, non disdegno mai un invito da chi non conosce questo lato della mia personalità e mi propone di passare una giornata di mare nelle spiagge dei cosiddetti costumati. Penso che l'ultimo costume, rigorosamente slip, l'ho comprato 3 anni fa, mi convinco quindi di prendere un paio nuovi.
Sotto il vecchio appartamento dove ho vissuto per 5 anni, prima di trasferirmi, c'era un negozio di intimo, i proprietari erano una vecchia coppia di 70enni marito e moglie, sempre gentili e cordiali con me quindi decido fare un salto li e vedere cosa c'è di interessante.
Finisco con l'ultimo cliente li in zona e verso le 19 passo dal negozio di Caterina ed Ernesto. Ad accogliermi è proprio la carissima signora Rina, come affettuosamente si faceva chiamare dai suoi clienti.
"Franco come stai? È davvero un piacere vederti."
"Signora Rina tutto bene, lei e in signor Ernesto come state.?"
"Ehehe gioia che vuoi che ti dica, gli anni passano, io e mio marito siamo sempre più anziani e stanchi, per fortuna però nostro nipote ha deciso di tenere la nostra attività ancora in vita e vuole continuare lui, sai è un ragazzo molto serio e volenteroso nonostante abbia solo 20 anni."
" sono davvero contento, oggi pochi nipoti continuano le attività di famiglia."
"Te lo presento, così sarà lui a farti vedere i nuovi prodotti. Vado a chiamarlo perché è di la in magazzino, così io salgo a casa a preparare la cena. Franco è stato un piacere rivederti."
La signora mi abbraccia davvero come una mamma abbraccia un figlio e si allontana. Io approfitto per dare uno sguardo in giro agli articoli proposti e noto come rispetto gli anni precedenti il tocco di gioventù è molto evidente.
"Ciao Franco io sono Sargio. Mia nonna mi ha parlato di te."
Una voce calda e cordiale taglia il silenzio della stanza. Mi giro e vedo un giovane ragazzotto non molto alto, un po in carne ma muscoloso soprattutto nei punti giusti, ha una camicia di lino sbottonata e dalla quale si intravedono due bei pettorali pelosi, sotto indossa un pantalone stretto che evidenzia un bel pacco che dalla forma che delinea il tessuto, posso immaginare che sia nascosto un bel pisello sui 10 cm a riposo ma soprattutto due belle palle grosse.
"Ciao Sergio, piacere mio, sono venuto a vedere qualche costume."
"Preferisci slip oppure boxer?"
"Nessuno, a dire il vero lo uso pochissimo ma se devo proprio scegliere, allora vada per lo slip."
"Ok allora vado a prendere qualche modello appena arrivato."
Si allontana per qualche minuto e lo vedo ritornare con un paio di scatoli. Li apre e inizia a mettere sul bancone, i primi modelli che a dire la verità, sono davvero molto belli.
"Sergio sono molto belli e particolari."
"Se vuoi li puoi provare, di solito non è possibile ma visto che nonna mi ha detto di trattarti bene, faccio questo strappo alla regola. Puoi provarli tranquillamente perché ho chiuso la porta vista l'ora tarda e non può entrare nessuno."
"Grazie solo che non ho intimo, io non lo indosso mai quindi prendo un paio di slip e li provo su quello."
"Tranquillo puoi provarli lo stesso."
Non me lo faccio ripetere due volte, mi sbottono i pantaloni e giù. Sergio vedo che mi osserva con un fare incuriosito ma allo stesso tempo interessato. Inizio a provare i primi costumi. Ogni volta il mio cazzo si sveglia sempre di più.
Non è solo il mio, sotto i pantaloni di Sergio, i dieci cm non sono più dieci ma almeno diciotto.
"Sergio mi spiace ma non so se sia la situazione ma come noti ho in pisello duro e purtroppo penso di prendere questi due soltanto, se ne metto un altro mi sa che lo sporco, sento che già mi esce qualche goccia di liquido."
"E siamo in due allora, anche io ho il tuo stesso problema. Pensa che spesso anche se ho il pisello flaccido mi escono fiumi."
Il discorso sta prendendo una piega inaspettata, devo giocare qualche carta, quel bel giovanotto non posso farmelo scappare.
Prima di alzarmi i pantaloni ci provo spudoratamente e metto il dito dentro il prepuzio del mio cazzo, raccolgo un po di quel liquido e lo avvicino alla bocca, lo metto sulla lingua e gusto quel buonissimo nettare.
Sergio mi sta osservando mentre con una mano si aggiusta il suo membro che ora notevolmente è così grosso e duro che sarà in piena erezione. Mi sa che si sta eccitando.
"Ti piace il tuo succo?" Questa è la domanda che Sergio con una voce tremante mi chiede.
"Lo vuoi assaggiare?"
"Certo se tu vuoi..."
"Fai tu non ti dico nulla voglio vedere come tratti il mio cazzo, ma sappi che quello che tu farai a me io lo farò a te."
Il ghiaccio è rotto vediamo il giovanotto come tratta il mio giocattolo e cosa ne farà. Sergio si avvicina ma quando è di fronte a me si sbottona completamente la camicia si toglie pantalone e slip e finalmente eccolo quel cazzo che fino a pochi istanti prima era imprigionato dentro le mutande. Come immaginavo è una minchia davvero lunga e grossa. Mi guarda negli occhi mentre io rimango fermo, è lui ha spogliarmi, mi accarezza i capezzoli e il suo uccello sfiora il mio. Il suo è quasi tutto scappellato mentre il mio è coperto da quella pelle che ho un po di più rispetto gli altri. Ogni tanto sento la sua cappella sfiorare il mio prepuzio dal quale scendono sempre più numerose le gocce di umore, mi sfiora le palle mentre io sono fermo, sarà lui a fare tutto quello che vuole. La mano cerca di scoprire ogni cm del mio corpo mentre con la lingua inizia a leccare il mio viso, le mie orecchie, è come una biscia che scivola da tutte le parti, mi lecca le labbra cerca di insinuarsi dentro la bocca. Le sue dita scrutano il mio membro, lo scappellano soppesano le mie palle belle piene. Si accorge che dal buchino escono grandi quantità di precum, sono davvero eccitato come non mai. Lui si accorge di quanta eccitazione c'è dentro di me. Si china e raccoglie quel dolce nettare, lo raccoglie con la lingua e poi si alza, avvicina la lingua alla mia bocca che si apre sempre di più per accogliere quello che a breve mi offrirà. Le nostre lingue si intrecciano e si mischiano. Ha un dolce gusto il contenuto del mio cazzo. Magari anche il suo sarà così chissà, devo assolutamente provare così anche io mi chino e raccolgo quel bel trasparente prodotto dal suo piacere. Ci abbandoniamo prima a qualcosa di più soft ma ci stiamo caricando di voglia. Ormai i nostri cazzi sono come due paletti di cemento pronti per essere impalati, ma dove? Questo si deciderà in seguito, per adesso dobbiamo solo pensare a non sprecare nessuna goccia di buon succo di cazzo. Ci mettiamo a terra e ci abbandoniamo in un sensualissimo 69. Prima ci osserviamo, scrutiamo ogni millimetro di cappella, le sue dita aprono lentamente il mio pene, accarezzano il frenulo e la corona del glande, lo stesso lo faccio io, osservo quella prugna violacea su un tronco di almeno 21 cm con alla base una foresta nera irsuta ed estremamente fitta. Sergio ha uno scroto bello rigido e grosso, la punta della mia lingua riesce a percorrere ogni solco presente, a volte succhio un po altre invece accolgo l'intero testicolo in bocca. Le nostre lingue ormai conoscono bene i nostri cazzi, non rimane che prenderlo per intero dentro le nostra gole. Apro la bocca e cerco di ficcarlo il più possibile. Sento la sua cappella sbattere sul palato e lui geme di piacere. Lo stesso trattamento è riservato al mio cazzo, lo ingoia tutto spremendolo forte e succhiando tutto quello che esce dal buchetto. Mi metto con le spalle parallele al pavimento e lui si siede sopra il mio viso. Sento il profumo del suo culo, profumo di sudore misto a quello del sapone, mi piace il culo di Sergio, è peloso e grosso e il suo ano è rosso e pulsante. Lo lecco e lo succhio bene mentre lui con una mano mi spara una bella pippa e con l'altra gioca con la mie palle. Ogni tanto sento le sue dita scendere verso il mio buchetto che viene lubrificato dal mio stesso liquido e dai suoi sputi. Si china e lo prende in bocca mentre un dito si fa strada nel mio culo. Prima è solo uno poi piano piano entrano due mentre io continuo a leccare il suo ano completamente in fiamme e bagnatissimo di umore e saliva.
È eccitato e sicuramente lo vuole tutto dentro.
"Dai Sergio girati e fammi vedere come ti prendi tutto sto cazzo dentro."
È un attimo e lui si gira, indirizza il suo culo sul mio cazzo e si china piano piano sul mio palo dritto pronto per essere riempito.
"Aspetta sei troppo asciutto ti bagno un po e poi siediti tutto d'un colpo."
Il giovanotto pensava che sputassi in mano e lo lubrificassi invece ecco sgorgare un giallo zampillo di piscio, dritto nel suo buco che si apre e si chiude. Sicuramente non gli era mai successo. Nel suo viso si stampa un espressione di estremo piacere. Un colpo ed ecco che il mio cazzo scompare nelle sue viscere. Sta fermo qualche istante e poi...
"Dai Franco libera un altro spruzzo dentro."
Non me lo faccio ripetere e libero un altro bel getto al suo interno. Inizia farsi fottere dal mio calibro 20 mentre ad ogni affondo qualche goccia di piscio esce fuori. È davvero una grandissima troia. Si fa impalare mentre si mena il cazzo.
"Sergio piscia anche tu mentre ti fotto!"
Queste sono le parole che riesco a pronunciare, sono anche io eccitato al massimo, è il massimo che diventa estasi quando, dal suo cazzo dritto escono i primi getti di piscio. Lo indirizza su di lui e poi sul mio petto. Lo scopo mentre lui mi sta pisciando addosso. È mentre piscia, io libero al suo interno, getti del mio.
Sono pronto a liberarmi ma prima voglio vedere lui, voglio venderlo venire e sono sicuro che non manca tanto. Gli chiedo di sborrare liberamente, voglio vedere dove arrivano i suoi getti. Quando grida che sta per venire afferro il suo cazzo mentre il mio è dentro di lui e lo stringo forte, lo scappello forte e iniziano le fontanelle di sburra che arrivano, i primi due, dritto nella mia bocca e gli altri tutti sul mio petto. Questa eccitazione mi fa salire lo sperma in canna e con un colpo secco ecco che tutto il succo delle mie palle è dentro di lui.
" voglio sentire ancora il tuo cazzo riempirmi, ti prego mischia la tua sborra al piscio e urinami mentre sei ancora dentro di me."
"E tu Sergio pisciami ancora."
Passano solo pochi istanti, il mio cazzo ancora duro si riempie e libera dentro le sue viscere una poderosa pisciata mentre dalla punta del suo un bellissimo getto giallo inonda i miei peli del petto e i peli della barba e dei baffi.
Ci abbandoniamo in un abbraccio mentre lentamente il mio cazzo scivola fuori investito da una cascata gialla con tratti gelatinosi di seme che si deposita sui peli della mia ciolla.
Sergio si gira e con un ultimo 69 ci ripuliamo i nostri cazzi dal contenuto delle nostre vesciche e dei nostri coglioni.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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